domenica 31 maggio 2009

"dal personale della Reggia di Venaria un esempio per tutti .." www.giorgioineuropa.it

Giorgio Schultze: dal personale della Reggia di Venaria un esempio per tutti

Giorgio Schultze condivide la protesta dei lavoratori della Venaria Reale, la Reggia alle porte di Torino coinvolta nell’ultimo episodio di discriminazione. La reazione dei dipendenti è nata in seguito alla pubblicazione di una lettera sul quotidiano “La Stampa” con cui una visitatrice della Reggia chiedeva di impiegare la trentacinquenne marocchina Yanma Amellal in un’attività di ufficio e non a contatto con il pubblico.
Il personale della Reggia si è presentato oggi a lavoro con il capo coperto per esprimere solidarietà alla collega Yanma.

“E' necessario denunciare ogni forma di violenza e discriminazione - afferma Giorgio Schultze, candidato indipendente al Parlamento Europeo nelle liste dell’Italia dei Valori – e unire le culture nel lavoro comune per superare la disuguaglianza e ogni forma di violenza: razziale, economica e psicologica.
L’episodio della lettera della visitatrice della Reggia di Venaria è imbarazzante; esemplare è invece la reazione che ha suscitato nei colleghi di Yanma.
Il dialogo fra le culture è una delle più grandi risorse umane e, in quanto tale, va coltivata.
Rispetto delle diversità e riconciliazione devono prevalere su sfiducia, violenza e discriminazione”

www.giorgioineuropa.it

venerdì 29 maggio 2009

"Non c'è pace senza giustizia. Non c'è giustizia senza pace". Luigi De Magistris e Giorgio Schultze si incontrano a Montichiari (BS), 26 maggio 2009.
http://ping.fm/RAomy

giovedì 28 maggio 2009

Giorgio Schultze: la salute e la protezione dei bambini. Salviamo Gianburrasca è il titolo dell' incontro con Giorgio Schultze avvenuto a Torino il 20 maggio 2009, nel quale si è parlato di abuso di psicofarmaci in età pediatrica. http://ping.fm/pUIli
Videomessaggio di Lella Costa sulla nonviolenza per il Forum Umanista Europeo. http://ping.fm/bq6VK
FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI, PACE, DISARMO E NONVIOLENZA: di questo abbiamo parlato a Tirano. http://ping.fm/KbcmK
Ricette contro la crisi? Partecipazione dei lavoratori alle decisioni delle aziende e accesso al credito non speculativo. http://ping.fm/Eddt3
Per lo sviluppo e l'incentivo delle fonti rinnovabili e la difesa dell'acqua come bene comune. http://ping.fm/ztomj
Elezioni del Parlamento Europeo 2009
http://ping.fm/ppRVi
Giorgio Schultze ha sottoscritto il Patto sul Software Libero
http://ping.fm/gGVmr
No agli psicofarmaci ai minori: fermiamo la loro pericolosa diffusione!
http://ping.fm/WrcGj
No agli psicofarmaci ai minori: fermiamo la loro pericolosa diffusione!

Nel mondo occidentale è in atto una campagna di propaganda che mira a promuovere l'uso di psicofarmaci e anfetamine su bambini delle scuole elementari e medie, come trattamento contro malattine non ancora ben dimostrate, come la Sindrome da disordine attenzionale (ADHD) o l'iperattività.

L'uso degli psicofarmaci per l'infanzia è cresciuto in modo allarmante: in soli 7 anni le diagnosi di bambini iperattivi e disattenti sono aumentate in Inghilterra del 9.000% e la fabbricazione di anfetamine è passata da 2 a 16 tonnellate.

In America il 12% dei bambini tra i 6 ei 12 anni è considerato iperattivo e quindi trattato con psicofarmaci. In Italia il fenomeno ha numeri minori ma siamo preoccupati per questo trend che si dimostra in crescita.



No al business farmaceutico sulla pelle dei nostri figli
I laboratori farmaceutici hanno un chiaro interesse economico nel trasformare in malattie i problemi della vita e non è raro che bambini ed adolescenti vengano avviati al consumo di "psicodroghe" per superare difficoltà evolutive comuni, oggi catalogate come “disturbi del comportamento" o ‘’sindrome da iperattività’’. Tale presunta sintomatologia si ottiene diagnosticando come patologica la normale necessità del bambino di attenzione, movimento, gioco ed espressione.

Queste presunte "malattie" non sono ancora ben dimostrate, né sono stati studiati a fondo gli effetti di questi psicofarmaci

Ogni cittadino europeo può già citare esempi, raccolti in famiglia e nel suo ambiente più vicino, di bambini a cui sono stati prescritti degli psicofarmaci in via facoltativa, eppure non esistono studi seri promossi dall'UE, che espongano le conseguenze nocive di tali pratiche.

 Il bullismo è diventato una delle preoccupazioni centrali e nella maggioranza dei casi un denominatore comune è proprio il consumo di psicofarmaci, sia da parte degli aggressori che da parte delle vittime.

I bambini sono il gradino più indifeso della società e anche il più sensibile.
Bloccare con gli psicofarmaci i loro "sintomi", o considerarli malati e colpevolizzarli senza riflettere sulla violenza familiare, sulle condizioni di vita e sulla continua frustrazione di una società che perde lo spirito correndo dietro al denaro, è una dimostrazione di cecità.

 Permettere che l'educazione continui a degradarsi, lasciare che gli insegnanti perdano la speranza di modellare le nuove generazioni coltivando nei bambini il meglio dell'anima umana, mentre le multinazionali farmaceutiche trovano un nuovo mercato nelle scuole significa aprire la strada all'assurdo e alla violenza. 

È necessario e urgente riflettere e prendere misure perché i bambini sono la risorsa più preziosa per il futuro.

Un'azione forte in Europa
Giorgio Schultze, candidato indipendente nell'Italia dei Valori alle prossime elezioni europee, è da molti anni attivo su questo fronte e ritiene necessario intraprendere la strada per una direttiva europea che metta al centro: l’integrità psicofisica dei bambini e non gli interessi delle aziende farmaceutiche! La salute, l’informazione e la consapevolezza per agire e difenderli!

http://www.giorgioschultze.eu/cpe/index.php?option=com_content&task=view&id=187&Itemid=60&lang=it

mercoledì 27 maggio 2009

Ricette contro la crisi? Partecipazione dei lavoratori alle decisioni delle aziende e accesso al credito non speculativo!

I fattori della produzione, il lavoro ed il capitale imprenditoriale, in questo momento devono fare fronte a un nemico comune: la speculazione finanziaria. Per questo è urgente che nelle aziende il potere decisionale sia condiviso con i lavoratori e che lo Stato garantisca un accesso al credito a condizioni ragionevoli e non speculative!

Ho recentemente dato la mia adesione al manifesto proposto dalla Federazione Europea Per L’azionariato Dei Dipendenti (http://www.efesonline.org/2009/MANIFESTO/IT.htm) che ritengo un’iniziativa molto interessante che va verso la creazione di una vera partecipazione da parte dei lavoratori non solo ai profitti, ma soprattutto alle decisioni che avvengono all’interno delle aziende.

Il fatto che sia necessario un modello di azienda partecipata dai lavoratori sia in quanto a proprietà sia in quanto a potere decisionale è da sempre uno degli assi fondamentali della proposta umanista, insieme al fatto che lo Stato si debba far carico di garantire un accesso al credito per le aziende, che le metta al riparo dalla speculazione finanziaria che tende a prendere il controllo delle aziende e a massimizzarne il profitto, producendo sempre più spesso il tracollo produttivo ed economico delle aziende stesse.

Thomas Hirsch, portavoce del Nuovo Umanesimo per l’America Latina espone molto bene questi concetti nel suo libro “La Fine della Preistoria” da cui cito alcuni passaggi

[1]:<<È necessario istituire alla velocità della luce alcuni strumenti che permettano di controllare in modo ferreo l’azione del capitale speculativo, obbligandolo a re-investire in modo prioritario nella produzione. […]

L’unica strada possibile per realizzare con successo questo aggiustamento forzato consiste nell’apertura della proprietà dei mezzi di produzione e soprattutto della gestione produttiva ad una partecipazione più ampia dei lavoratori, creando un modello societario distante sia dal mostruoso monopolio statale che dall’irrazionale oligopolio privato. […]

Fare l’imprenditore significa rischiare. Chi investe un capitale per avviare un mezzo di produzione rischia il suo denaro negli alti e bassi del mercato. Anche chi contribuisce con il suo lavoro a far sì che quel mezzo sia produttivo corre dei rischi, visto che mette in gioco i suoi sforzi e il suo impegno quotidiano. Sia il capitale che il lavoro “lavorano” nell’impresa e costituiscono una società produttiva, i cui vincoli di collaborazione assicurano una gestione di successo del processo produttivo. Se in altri momenti storici il lavoro e il capitale si sono scontrati come nemici irriducibili all’interno di un’impresa, il grande cambiamento culturale proposto dal Nuovo Umanesimo consiste nel fatto che entrambi i fattori produttivi, invece di competere anche all’interno del mezzo di produzione di cui fanno parte, cerchino la convergenza a vantaggio del progresso comune. Bisogna poi ricordare che oggi il nemico è un altro, [...] il capitale speculativo. […]il capitale speculativo internazionale […] si muove nei circuiti finanziari virtuali comprando imprese produttive e decidendo il destino di milioni di persone, che non sono certo consultate rispetto alle misure che le coinvolgono. […]

Questa mostruosa mutazione dell’economia mondiale dovrebbe spingerci senza indugi a riformulare in modo radicalmente nuovo il concetto di impresa e proprietà, giacché sia i lavoratori che gli stessi imprenditori subiscono gli effetti di questa aberrante disumanizzazione. […] imprenditori e lavoratori, capitale e lavoro, devono affrontare insieme i rischi che questo progetto produttivo comporta. Rispetto a una sfida così impegnativa, che richiederà tutta l’energia vitale e la massima lucidità delle persone coinvolte, sia la speculazione che l’usura praticate dal capitale bancario sono forme parassitarie e ripugnanti, che indeboliscono tali iniziative e minacciano gravemente la loro continuità. […]

In un’economia su scala umana, i profitti ottenuti grazie ad un aumento della produttività sono perfettamente legittimi: la stessa cosa non vale per quelli realizzati mediante la speculazione e l’usura, giacché la tentazione di avere accesso a questi soldi facili stimola le bancarotte. >>